mercoledì 22 agosto 2018

GIORGIA ovvero momenti saffici a Lecce : ... forse che l’ebbrezza della libertà disorienta? di Mauro Ragosta























In molti ciò desterà stupore e forse anche delusione. Ma come, si chiederanno certi lettori, un raccontino privo di finale? Di un finale che ci tranquillizzi o che ci dia un significato da far proprio o da contestare? In verità, Giorgia non è una composizione commerciale. Nel mondo dell’editoria tutto si sostanzia e si compie nel titolo, l’unica cosa che si vende e si progetta per le curiosità del lettore, peraltro sempre disattese. E non è neanche uno scritto intriso di politica, che vuol suscitare e scatenare sentimenti pro o contro il potere costituito.
Giorgia è un tentativo narrativo che cerca di essere al passo con i tempi che stiamo vivendo. Tempi senza conclusioni e senza direzioni. E anche Giorgia è senza un approdo, ma lascia ad ognuno la libertà di terminarlo come meglio crede. Forse che l’ebbrezza della libertà disorienta?

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