venerdì 13 luglio 2018

Una notte d’agosto a Badisco davanti al mare che parlava alla luna di Maurizio Nocera























È da molto tempo che Maurizio Nocera si dedica alla ricerca sul Tarantismo(ne troverete testimonianza nella ricca bibliografia che chiude questo pamphlet), un modo per stare con i piedi, con le mani e con il pensiero nella Terra, con la sua Terra e con tutto il carico simbolico e magico che concima e cresce la particolarità salentina. In questo poema – “scritto a Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla luna”, Maurizio Nocera rende omaggio, a tre grandi personalità: il danzatore Giorgio Di Lecce, il tamburellista Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello.  (Mauro Marino) in copertina opera di Marco Fiorillo

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IMPEGNO E DISINCANTO IN PASOLINI, DE ANDRÉ, GABER E R. GAETANO DI ANNIBALE GAGLIANI DOMANI A DISO (LECCE)


Prossimo appuntamento de Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) il 14 luglio, ore 20:30, al Chiostro Ex Convento Frati Cappuccini (Diso, Lecce). Interverranno l'editore Stefano Donno, Enrico Precone in dialogo con l’autore, Maria Antonietta Vacca (Compagnia teatrale Scena Muta, Alessio Paiano e Antonio Cerfeda (musicisti)
Il progetto verso l'UMANESIMO NUOVO DI IMPEGNO E DISINCANTO
 IMPEGNO E DISINCANTO IN PASOLINI, DE ANDRÉ, GABER E R. GAETANO DI ANNIBALE GAGLIANI (I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI STEFANO DONNO)
CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI LINGUISTICA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA “D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO “LEI”
Ha inaugurato il suo cammino in questi giorni il libro di Annibale Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento: un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro: poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente. In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi, abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.
Per Gagliani la scelta di affidarsi a questi Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è casuale: «Essi sono i più attuali che la nostra cultura contemporanea abbia sfornato e lo saranno per sempre, come accade ai più grandi. Sono visionari, sensibili ed estremamente innovativi. Tutto l’opposto del 99% degli pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi narrano il falso: i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare all’avanguardia, invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra epoca e del prossimo trentennio sono PPP, FDA, GG e RG». Come afferma Paolo Dal Bon – presidente della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono tutti e quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene verso i più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo contemporaneo».
I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De André e guardando Gaber a teatro.
In estrema sintesi, un professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale aperto al futuro, FDA, un vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che stazionava già nel futuro, RG, hanno scelto la strada più ardua, non violentando loro stessi ed esprimendo un’arte di fortissimo impegno e disincanto sociale. Venivano criticati dagli “intellettuali” del potere, dalla gente frivola che ghettizzava i loro testi per evidenti deficit di sensibilità. Uniti, tutti e quattro, sono invincibili. Diventano un’arma dolcissima in grado di colpire e migliorare una generazione, quella dell’autore. Gagliani spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il saggio verrà letto da tanti giovani, magari si accenderà la curiosità di ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito, omaggiando di conseguenza l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio avrà un senso. Allora sì, ne sarà valsa la pena». 
«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte». (Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera.   

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
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Biondo ed Elettra Lamborghini insieme in tv per lo Slimefest - ecco quan...

LA FIGLIA DI AL BANO È VIVA: POCO FA LA NOTIZIA SHOCK

GIOCHI DI POTERE | Clip e Trailer Compilation del Film con Theo James

giovedì 12 luglio 2018

Tanto fumo dentro tanta nebbia fuori nella macchina di Neal di Maurizio Leo


Parole definitive. Scene di un finale. Interni in abbandono. Esterni desolati. Destini inchiodati. Esistenze consumate. Tutto è già accaduto. Non c’è nulla che possa più accadere. Chi e cosa doveva venire, avvenire, è venuto, avvenuto. Chi e cosa doveva andare è andato. Non c’è da aspettare: niente, nessuno. Non c’è orizzonte. Non c’è memoria. Tutto quello che si vede è solo una figura. Sono figure superstiti quelle che guardano se stesse in questa poesia di Maurizio Leo che sfilaccia il Novecento e s’insinua nei sotterranei di questo secolo nuovo, di questo nuovo millennio. I paesaggi sono pozzanghere. Le creature immobili. Le storie contratte. Il lessico essenziale, strizzato come straccio, sorvegliato come se volesse, potesse sottrarsi, sfuggire alla trama, addirittura al pensiero.
Info link
https://www.amazon.it/Tanto-dentro-tanta-nebbia-macchina-ebook/dp/B07F2L9FPH/ref=sr_1_15?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1531382350&sr=1-15&keywords=stefano+donno

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno alle Passeggiate letterarie con Anna Scarsella e il suo White Loop


Specchia- Venerdì 13 luglio LibrArti curerà a Specchia la V° edizione della “Passeggiata Letteraria nel borgo” (ideata e diretta da Tiziana Cazzato), un evento culturale per promuovere la lettura, la letteratura e il territorio, con il patrocinio del Comune di Specchia. Grandi voci della poesia e della narrativa salentina risuoneranno nelle corti del centro storico e nei cortili degli antichi palazzi del borgo. Una serata che si aprirà alle 19.30 nell’atrio di Palazzo Risolo con un fantastico “Aperitivo con la scrittrice”: Federica De Paolis autrice di “Notturno salentino” , presenterà il suo avvolgente romanzo (edito da Mondadori), un “thriller hitchcockiano” ambientato in una masseria del Salento. Dialogherà con la scrittrice romana, la professoressa Valeria Bisanti. La poetessa e scrittrice, curatrice della sezione poesia, Lara Savoia ci guiderà in un incantevole viaggio in versi e ci farà incontrare e conoscere il giovane poeta di Gallipoli Andrea Donaera, compositore di  “Occhi rossi” ( Round Midnight Edizioni) e vincitore del premio internazionale di poesia “Ossi di seppia” (2018); la voce splendida dell’esordiente riminese Gaia Giovagnoli, “Teratophobia”(Round Midnight Edizioni”); Matteo Greco,che ritorna con i suoi incantevoli versi nella sua nuova opera, “Una notte senza dire niente nacque il mare” (CartaCanta editore); Daniela Liviello, che muove le parole come note musicali  in “Litanie dell’acqua” (Lieto Colle) e Pina Petracca, che nella sua “Solitudini a sud della tua luce” (Esperidi Edizioni) intesse con la luna un emozionante dialogo di sguardi e versi. Il giovane chitarrista Antonio Ingletti impreziosirà la serata con armoniosi intermezzi musicali. Per la narrativa, quattro cortili accoglieranno altrettanti scrittori, alla scoperta delle loro pagine, fra dialoghi e letture : lo scrittore Graziano Gala presenta il nuovo libro della straordinaria attrice e performer Lea Barletti, “Libro dei dispersi e dei ritornati” (Musicaos Editore),  una raccolta di undici racconti che prendono spunto  da alcune fotografie di sconosciuti trovate nel baule di un rigattiere di Berlino; Antonietta Fulvio dialoga con Pino De Luca, autore dell’intrigante e divertente noir enogastronomico “Le rape di Santino” (Il Raggio Verde), Edy Campi presenta il libro dello storico della musica, conduttore radiofonico, chitarrista Alessandro Macchia,  autore di un apologo sul male e sul potere espiatorio del silenzio, “Fate finta che io sia il diavolo” (Mimesis); il giallista Stefano Cambò dialoga con  Anna Scarsella, autrice dell’avvincente e intenso giallo “White loop” (I quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno), il suo secondo romanzo. Ritorno nell’atrio di Palazzo Risolo per il grande momento finale nel segno della memoria. Un incontro ricco di temi importanti, per conoscere, approfondire, credere, sperare: Giovanni Impastato, nel quarantesimo della morte del fratello Peppino, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, ci porterà “Oltre i cento passi” (Piemme), condividendo con tutti il ricordo commosso del giovane giornalista e raccontandoci  il cammino compiuto dalla mafia e soprattutto da chi continua a lottare e a credere nel valore della legalità. Dialogherà con l’autore Brizio Montinaro, fratello di Antonio, agente della scorta di Giovani Falcone, che ha perso la vita il 23 maggio 1992, nella strage di Capaci. Voce narrante, l’attore e regista e teatrale, Pasquale Santoro, che ci regalerà anche l’emozione di alcune  poesie di Peppino Impastato. Interviene Marco Ricchiuto, presidente del Forum dei Giovani di Specchia. Non mancherà “L’angolo delle storie” curato da Zelinda Giunca, con la partecipazione straordinaria di Pasquale Santoro. Uno spazio dedicato ai bambini di tutte le età che ascolteranno favole, racconti e potranno dare libertà alla loro fantasia in un laboratorio creativo. Durante la serata torna il concorso estemporaneo, “Fotografa la tua Passeggiata Letteraria”, curato da Alessandro Rizzo, e che vede la collaborazione della rivista online  e cartacea “Arte e Luoghi”, curata dalla casa editrice Raggio Verde. I lettori potranno scattare foto della serata culturale e inviarla all’indirizzo mail dell’associazione LibrArti (librarti.specchia@gmail.com) e vincere così i libri protagonisti della “Passeggiata Letteraria nel borgo”  Una giuria di appassionati ed esperti  valuterà le fotografie più belle e assegnerà, durante la serata, i premi agli autori degli scatti selezionati. Le fotografie vincitrici saranno inoltre pubblicate, con nome e  cognome dell’autore, sulle pagine Facebook di LibrArti, Passeggiata Letteraria, la pagina Facebook e la rivista online e cartacea “Arte e luoghi” e costituiranno l’archivio di immagini della V edizione della Passeggiata Letteraria. Intervengono Rocco Pagliara, sindaco di Specchia, e Giorgio Biasco, Assessore alla Cultura. Durante la serata sarà allestita  una “Libreria sotto le stelle” con l’esposizione delle proposte del catalogo delle case editrici presenti all’evento e la partecipazione della Libreria Idrusa.

Game of Thrones Pitch Meeting

MARA VENIER IN OSPEDALE: POCO FA LA NOTIZIA

Si butta nel Mar Morto! Guardate che succede!

PICCOLI BRIVIDI 2: I FANTASMI DI HALLOWEEN | Primo Trailer Italiano del ...

lunedì 9 luglio 2018

NEBK - NEW EBOOKS KINDLE AUTHORS by Stefano Donno

https://newbookskindlebystefanodonno.blogspot.com/

Il Tempo di un Caffè – on the road Book Tour Sesta Tappa con Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)























Prossimo appuntamento per Il Tempo di un Caffè – on the road Book Tour Sesta Tappa, de Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) il 10 luglio, ore 19:30, Porta d'Oriente, Castello Spinola-Caracciolo, Andrano (LE). Accompagneranno magistralmente l’autore e gli ospiti nel vortice di poesia e musica disincantata, l'editore Stefano Donno, il giornalista Rai Raffaele Gorgoni e la docente di lettere Valeria Bisanti.
Il progetto verso l'UMANESIMO NUOVO DI IMPEGNO E DISINCANTO
 IMPEGNO E DISINCANTO IN PASOLINI, DE ANDRÉ, GABER E R. GAETANO DI ANNIBALE GAGLIANI (I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI STEFANO DONNO)
CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI LINGUISTICA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA “D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO “LEI”
 Ha inaugurato il suo cammino in questi giorni il libro di Annibale Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento: un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro: poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente. In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi, abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.
Per Gagliani la scelta di affidarsi a questi Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è casuale: «Essi sono i più attuali che la nostra cultura contemporanea abbia sfornato e lo saranno per sempre, come accade ai più grandi. Sono visionari, sensibili ed estremamente innovativi. Tutto l’opposto del 99% degli pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi narrano il falso: i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare all’avanguardia, invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra epoca e del prossimo trentennio sono PPP, FDA, GG e RG». Come afferma Paolo Dal Bon – presidente della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono tutti e quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene verso i più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo contemporaneo».
 I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De André e guardando Gaber a teatro.
In estrema sintesi, un professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale aperto al futuro, FDA, un vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che stazionava già nel futuro, RG, hanno scelto la strada più ardua, non violentando loro stessi ed esprimendo un’arte di fortissimo impegno e disincanto sociale. Venivano criticati dagli “intellettuali” del potere, dalla gente frivola che ghettizzava i loro testi per evidenti deficit di sensibilità. Uniti, tutti e quattro, sono invincibili. Diventano un’arma dolcissima in grado di colpire e migliorare una generazione, quella dell’autore. Gagliani spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il saggio verrà letto da tanti giovani, magari si accenderà la curiosità di ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito, omaggiando di conseguenza l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio avrà un senso. Allora sì, ne sarà valsa la pena»

«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte». (Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)

Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera.   

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

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