mercoledì 22 novembre 2017

“The Death of Superman” Story Arc Explained

Alessandra Merico in Tour a Lecce



Il Centro Studi Osservatorio Donna, Unisalento, Fondazione Palmieri  e I Quaderni del bardo Edizioni di Stefano Donno  presentano il mini tour dell’attrice e poetessa salentina Alessandra Merico.  Oggi mercoledì 22 novembre 2017 alle ore 15:30 presso la Sala del Rettorato dell'Università del Salento, piazza Tancredi n. 7, Lecce, il Centro Studi Osservatorio Donna con l'Università del Salento  e la Casa Editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presenterà il monologo "La sindrome di Penelope" dell'attrice Alessandra Merico. Introduce la professoressa e presidente del Centro Studi Osservatorio Donna Maria Mancarella, dialoga con l'autrice la giornalista Emanuela Boccassini. Il monologo tratta, con intensità e, in alcuni casi, umorismo il delicato tema della dipendenza affettiva utilizzando il mito di Penelope, simbolo per eccellenza della fedeltà coniugale.

Domani giovedì 23 novembre 2017 alle ore 18,00 Alessandra Merico presenta il suo ultimo lavoro dal titolo Contro Venere edito da I Quaderni del bardo Edizioni di Stefano Donno  alla Fondazione Palmieri di Lecce in Vicolo Sotteranei.  Presenta l’autrice l’editore Stefano Donno

Alessandra Merico – Nasce a Maglie (Le) nel 1986. Nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro” di Roma, con la quale rappresenta diversi spettacoli per la regia di Fiammetta Bianconi, Marco Paciotti, Silvia Marco Tullio ed Emmanuel Gallot Lavallée. Nel 2016 viene selezionata per il corso di perfezionamento “ATTORE PERFORMER” e per il corso di ”SCRITTURA SCENICA PER ATTORE PERFORMER” tenuto dal CUT (centro universitario teatrale) e dal Teatro Stabile dell’Umbria. Dal 2007 prende parte a vari laboratori tra cui quelli tenuti da Nathalie Mentha, Ferruccio Di Cori e Cesare Ronconi. Nel 2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con “ODI A SE. Soliloqui e dialoghi di solitudini nell’Odissea” scritto, diretto e interpretato dalla stessa e dal collega Giuseppe Zonno. Nel 2014 scrive ed interpreta “Fuori Fuoco” insieme alla cantante Eloisa Atti e “La Notte degli Imbrogli” con la partecipazione di Michele Placido. Prende parte allo spettacolo tratto dal libro “Il mio nome è nessuno” con Valerio Massimo Manfredi (anche autore) e Sebastiano Somma. Nel 2015 è in scena con “Ciao Amore…” insieme ad Athina Cenci per la regia di Marco Grisafi e “A.A.A. Amore offresi”, regia di Roberto Ruggeri. Nel 2016, per Rai fiction, produzione Endemol, prende parte a “Scomparsa” regia di Fabrizio Costa. E’ attualmente in scena con “Ritratti di Signora” insieme a Guenda Goria, Francesca Nunzi, Jonis Baschir e Claudia Ferri per la regia di Vanessa Gasbarri e “ Affetti stretti” con Silvia Quondam e Barbara Cerrato. Nel 2017 pubblica con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la sua prima raccolta poetica Contro Venere con la prefazione di Davide Rondoni.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Il giorno della tigre di Wilbur Smith e Tom Harper

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mercoledì 8 novembre 2017

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LETTERE DA UNA TARANTA DI RAFFAELE GORGONI ALLA FONDAZIONE PALMIERI DI LECCE























Il libro di Raffaele Gorgoni dal titolo Lettere da una Taranta sarà presentato  il 10 novembre 2017 alle ore 18,00 presso la Fondazione Palmieri di Lecce in Vicolo Sotteranei dalla Dott.ssa Eliana Masulli (Presidente dell’Associazione Gnosis). Interverrà l’editore Stefano Donno (editore de I Quaderni del Bardo Edizioni  e vice Presidente Associazione Thorah)
Originalissimo il testo in cui dopo tante pizziche e notti melpignanesi è proprio la tanto " bistrattata, odiata e amata, adulata e disprezzata, incensata e criticata, vezzeggiata e maltrattata" Taranta ad esserne la protagonista. È proprio lei la Lycosa Tarantola ad infrangere il velo di omertà e dire tutto quello che pensa del Salento, dei politici, della notte della Taranta e delle tarantate. E lo fa scrivendo delle lettere ad un essere umano di cui probabilmente non conosce neanche il nome, ma che è l'interlocutore più adatto ad accogliere le sue opinioni e i suoi sfoghi confidenziali, finalmente libera dalle catene di tradizioni e grottesche maldicenze.  Le lettere sono precedute da uno sfogo vocale che l'autore traspone in dialetto e poi parte il racconto storico che non lascia spazio alla noia. Tutto è condotto con accuratezza di dettagli e con grande semplicità, catturando il lettore ansioso di scoprire aneddoti ed episodi storici, e quasi “mitologici” un po' forse dimenticati che si sono succeduti negli stessi vent'anni della notte melpignanese e che riaffiorano nella memoria con grande godimento.
Il contenuto all'interno delle lettere è quasi sfacciato, perché la Taranta si toglie finalmente tanti" sassolini nelle scarpe" (proprio come il titolo della collana editoriale diretta dallo stesso Gorgoni) rivelando cose viste entrando in quei luoghi dove gli umani non avevano accesso. Lo sfogo di una taranta non può certo incorrere in accuse partitiche e per questa sua immunità è libera di raccontarci fatti ai più sconosciuti. Dalle prime forme di tarantismo alla sua quasi sparizione con le prime emigrazioni verso il nord anche da parte delle donne,  con le assunzioni nelle fabbriche quando il morso che provocava convulsioni sincopate viene sostituito dal valium o da una seduta dal parrucchiere. La scrittura ha il ritmo sincopato del tamburello ancestrale, e chi legge è preso nel vortice delle notizie e degli episodi raccontati. Parallelamente ai vent'anni della notte della Taranta nulla viene dimenticato. La politica con eventi non sempre edificabili, gli antropologi, gli scienziati, gli anni cinquanta, la televisione, il muro di Berlino, l'Ilva, la democrazia, la prima Repubblica, i vari politici che nel Salento hanno fatto il buono e il cattivo tempo, i flussi migratori e l 'incapacità di trarne beneficio derivante da altre culture.
Non vengono tralasciati neanche Ovidio e le sue Metamorfosi, Plutarco, l'Odissea , l'Iliade e Dante. La Taranta nelle sue lettere non dimentica di criticare personaggi che si sono mossi nell'ambito della kermesse di Melpignano, ma fa anche tanti elogi a chi aveva capito sin dall' inizio il senso vero di quella manifestazione. Chi pensava, avendo in mano il libro, di trovarsi dinanzi ad una favola moderna avrà la piacevole sorpresa, leggendolo, di avere in mano un pezzo di storia ironicamente descritta dall'autore con la sua solita penna insolente.

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Performance n. 97 - Sunshine by Robin McKinley

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