Il respiro
chiuso costretto
negli interstizi
dell’agire ristretto
ma che non
ricordi forse per l’ennesimo difetto
o dimentico non
per la polvere ma per l’effetto asincrono
dei tuoi tiepidi
sorrisi infetti nel tempo in cui manipoli l’addio
che da tempo
perdi ogni giorno tra le dita in un pesante oblìo .
Oggetti di facile consumo per il tuo Io gonfio
di uso improprio
nello scontro accetti lo sbuffo
le conservi nei
cassetti e attendi mesto in ascolto
tutte quelle
pagine di affetti sinceri
alla tua
felicità non sufficienti anzi tristi
nell’alba attesa
arruginita che mai verrà a sollevarti
anzi forse a
strapparti dalle mani a forza prestesti e insulti
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