giovedì 21 marzo 2019
mercoledì 20 marzo 2019
Nuova presentazione oggi 20 marzo 2019 di Andromeda di Maria Grazia Palazzo a Martina Franca
Oggi 20 Marzo alle ore 18.30, presso il caffè Letterario
"Undercover", in via
Antonio Pacinotti a Martina Franca, l’Associazione “I Presìdi del Libro”, con il
patrocinio del Comune di Martina Franca, Assessorato, in occasione
della Giornata Mondiale della Poesia presenta Andromeda, testo
poetico di Maria Grazia Palazzo, edito da I Quaderni del Bardo.
Dialogheranno con l’autrice la docente Maria Rosaria Chirulli e il giornalista
Eugenio Caliandro. Interverranno all’evento l’editore Stefano Donno, il disegnatore
Piero Angelini e verranno lette alcune poesie, a cura di Livia Mariella. Saluti
introduttivi affidati a Carlo Dilonardo, per i Presìdi del Libro di Martina
Franca
La scrittura evocativa, colta e femminile di
“Andromeda” ha radici nel mito, nella vita, nell’immaginario collettivo.
L’autrice, Maria Grazia Palazzo, di formazione e professione avvocato, negli
ultimi anni insegnante, ha intrapreso lo studio della teologia, dei diritti
delle differenze e dei saperi di genere. Come recita la prefazione al testo,
“Maria Grazia Palazzo non incita al conflitto; con l’altra metà dell’Universo
tende a perorare il confronto nel rispetto delle individualità e delle
differenze, (…) firma un patto intergenerazionale con altre donne, persegue la
coralità e per mantenere viva la concentrazione nell’ascolto del fruitore, a
livello lessicale conia vocaboli in accelerazione che manifestano, inoltre,
l’urgenza del dire, di «un respiro ampio» (…)”. La poesia, sottolinea Maria
Grazia Palazzo, è una voce dal profondo che rivela aspetti della vita
altrimenti destinati al silenzio. Della stessa autrice: Azimuth per
LietoColle editore (2012); in collettanea per Stilo editrice Chiedici la
Parola (2013); Sulla carta del tempo per Terra d’Ulivi ed. (2015), e
Libertà, Semi di Poesia in Azione, Secop Ed. (2015). Nel 2017 In
punta di Piedi per Terra d’Ulivi edizioni. Alcuni suoi inediti sono stati
pubblicati sul sito web di Cartesensibili, a cura di F. Ferraresso. Del 2017,
sempre online, è il testo di prosa poetica Da Dove, da Spagine, a cura
di M. Marino. Nel 2018 è stata pubblicato l'e.book PiGreco, 10 poesie,
con iQdB di Stefano Donno.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
martedì 19 marzo 2019
lunedì 18 marzo 2019
venerdì 15 marzo 2019
Pietro Romano con il suo libro Fra Mani Rifiutate oggi 15 marzo 2019 allo Spazio Cultura Libreria Macaione di Palermo
Pietro Romano presenterà il suo
nuovo libro Fra mani rifiutate (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno, collana Z diretta da Nicola Vacca), presso lo Spazio Cultura Libreria
Macaione venerdì 15 marzo 2019 ore 17,30 in via Marchese di Villabianca 102
a Palermo , in dialogo con la Professoressa Ambra Carta dell'Università degli
Studi di Palermo e Francesco Virga.
"La poesia è la casa delle parole e il poeta cerca la porta per potere abitare le sue stanze. "Fra mani rifiutate" è il libro di Pietro Romano, un poeta che scava nelle stanze delle poesia con l'intenzione di stabilire un contatto con le parole. I suoi versi indicano attraversamenti, scorticano la realtà fino a cogliere della sua forma tutta la scarnificazione che è necessaria a stabilire un contatto con l'esistenza.La sua poesia, in questo senso, è colma di varianti infinite che esplorano l'esistenza e i suoi campi minati. Il poeta prende tra le mani la parola e con gli occhi vigili sul mondo, quasi a voler lasciare una testimonianza, si insinua tra le pagine di quel "sentimento dell'esserci", perché quello che conta nell'insensatezza di tutto è lasciare una traccia. Fra mani rifiutate è il libro di un poeta consapevole dell'importanza delle parole e del fatto che non ci sono parole all'altezza del presente che ci inghiotte. Davanti alle ustioni del mondo il poeta ha il dovere di inventare una lingua che brucia.Pietro Romano nelle sue poesie incendia le parole, chiama lo spavento in cui siamo finiti con il suo nome e non fa sconti al disincanto che ci assedia." (Nicola Vacca)
Pietro Romano (Palermo 1994) Appassionato di arte e letteratura, inizia fin dalla tenera età ad abbozzare brevi poesie e racconti. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo, frequenta il corso di Laurea in Lettere della sua città laureandosi con una tesi dal titolo “Le due anime di Giuliana Saladino: fra giornalismo e letteratura”. È autore di una raccolta di poesie, dal titolo “Il sentimento dell’esserci” (Rupe Mutevole, 2015). Suoi scritti compaiono in diverse antologie cartacee e riviste, fra cui Nel nome di Alda (Ursini Edizioni, 2015) e Repertorio di Arte e Poesia (Ursini Edizioni, 2016), In Verbis Lingue Letterature Culture anno VI, n 1, 2016 Ridersela della cultura. Comicità e sovversione delle idee dominanti tra XV e XVIII secolo (Carocci, 2016)
iQdB edizioni di Stefano Donno (i
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S.
Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
mercoledì 13 marzo 2019
lunedì 11 marzo 2019
venerdì 8 marzo 2019
Piera Giordano e Mariagrazia Namour a Valperga Canavese per la Festa delle Donne oggi 8 marzo 2019
Il giorno 8 marzo, il
Comune di Valperga festeggia le donne con la partecipazione delle due
scrittrici Piera Giordano e Mariagrazia Namuor che racconteranno le
protagoniste dei loro romanzi. Oggi 8 marzo 2019 è previsto l’appuntamento
per le ore 19.00 presso il Circolo Spazi di Società ex Società
Operaia, Via P. Grosso 23 a Valperga Canavese, Torino
Piera Giordano
presenterà Linda, protagonista del romanzo Vorrei essere come sono,
edito da I Quaderni del Bardo Edizioni (iQdB edizioni) di Stefano Donno,
vincitore del Premio Internazionale di poesia e narrativa Europa in Versi 2017
- Sezione Narrativa Linda è una
ragazzina stramba che si rinchiude nella musica dei Nirvana, parla con il loro
cantante, Kurt Cobain, disegna mostruose tarme, si rade i capelli, si tagliuzza
i polsi, si rifugia nel silenzio squarciato dagli scoppi della sua rabbia.
Litiga con il padre intollerante verso il suo look indecente. È delusa dalla
madre che non sa accoglierla così com'è. Però Linda ha un motivo in più per essere
ribelle. È un segreto. L'unico rimedio è fuggire. Ma nella sua vita irrompe
Francesca, la nuova prof d'italiano.
Una storia che affronta
temi come l'amicizia, la violenza sulle donne, la maturazione psicologica, il
desiderio di riscatto.
Mariagrazia Namour
parlerà di Bianca non era a Shatila, editore Atene del Canavese, e
di due donne lontane geograficamente – Piemonte e Libano – , ma vicine
nella lotta contro il male e nella conoscenza della bellezza del vivere. Una
vicenda sull'accoglienza e resistenza, ma quella delle donne. Seconda Guerra
Mondiale in Canavese, ma settant'anni dopo. Amore. Quello che ti fa stare così
bene da sentirti terribilmente male. Strage di Sabra e Shatila. E che ci
azzecca Cuorgnè, con un genocidio? Una moschea in montagna che, no
grazie, non verrà costruita. Un adolescente violento, l'unico che ha capito e
può salvare chi pensa di proteggerlo. Torino. Toro alè, micidialcanavese
granata. Insomma, una classica storia di famiglia.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
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COMUNE DI VALPERGA
giovedì 7 marzo 2019
mercoledì 6 marzo 2019
martedì 5 marzo 2019
lunedì 4 marzo 2019
venerdì 1 marzo 2019
FilosoficaFactory 01 : dalla Scuola di Mileto ai Presocratici (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon) a cura di Erika Ranfoni
“Esiste una città
interiore in ciascuno di noi. Uno spazio in cui la pelle e l’anima costruiscono
trame di senso insieme agli odori delle cose che tocchiamo e alle parole che
abitiamo. Una città con un tetto, come dice Maria Zambrano. Materia che
protegge ma anche soglia verso l’infinito. Il tetto chiude, ma su di esso si
può anche salire per guardare le stelle, per afferrare il rosso di un tramonto,
per farsi ferire da un vento di tramontana, che segna il volto nella sua danza.
Una città interiore, che possiamo chiamare anima, mente, ragione,
spirito,energia. Il nome non è importante. Importante è sapere che essa abita
in noi e noi in essa. L’importante è sapere che c’è una porta che ne segna il
confine in questo tempo. La porta è segno tanto di presenza quanto di assenza.
Può essere un muro oppure un ponte. La porta della nostra città interiore è il
luogo dell’ascolto e dell’accoglienza che offriamo a noi stessi e agli altri.
Perimetro di ospitalità delle nostre emozioni, del dolore e dell’imprevisto,
dell’ineluttabile e del determinato. Siamo noi stessi forse proprio questa
porta? Soglie d’intermezzo tra il silenzio e la parola? Tra il detto e il
taciuto? Tra un tu e un io? Non è importante saperlo. La porta si apre solo con
una chiave. La chiave è la domanda… Saper domandare, avere voglia di farlo,
provarne il desiderio è la forza con cui assume un senso il nostro stare fuori
o dentro la nostra città, il nostro prendere e ricevere, accogliere e chiudere,
il nostro essere Noi e il nostro essere Io. Questa città io la chiamo
Filosofia…spazio di incrocio di domande. Luogo in cui la carne si fa pensiero e
desiderio. Tempo unico di cura di tutti i sé possibili che lo sguardo può
abitare.” (Erika Ranfoni)
La Filosofia è un
lavoro manuale. Lo credo profondamente. Basta intendersi su cosa significhi
questo aggettivo. Le nostre mani rappresentano la rivoluzionaria sfida
dell’evoluzione. La mano afferra, sente, decide, ferisce, cura. Le mani cui mi
riferisco sono quelle dell’anima e della mente. La Filosofia è un gesto che
custodisce una manualità operosa, capace di sfidare l’opacità del quotidiano.
Siamo nell’era del touch, in una rivoluzione 4.0. Quello che conta è oggi cosa
scorriamo con le dita, cosa clicchiamo,quanti likes mettiamo. Ma le nostra dita
sanno veramente pensare? Questa è la domanda cui nasce il progetto
Filosoficafactory, che con i suoi Books vi propone uno storytelling delle
maggiori domande che hanno attraversato la storia del pensiero occidentale.
Questo primo book è dedicato alla nascita della manualità filosofica, dalla
scuola di Mileto ai Presocratici. Una prima guida per entrare nel vivo
dell’hardware e nei processi di formazione di un pensare da filosofo 4.0.
“Eccomi qui. Mi
presento: sono Erika Ranfoni, una Filosofessa. Dopo la laurea mi sono abilitata
come insegnante e parallelamente mi sono formata come Filosofo Consulente
presso l’Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica “Phronesis” e come
psicologo junior. Le pratiche filosofiche sono diventate il fulcro di progetti,
seminari e laboratori su molteplici tematiche: la filosofia della cura, l’etica
della salute, l’estetica del gusto, la consulenza filosofica, la Filosofia e
l’industry 4.0. Dopo la nascita della mia Alice “Campanellino” ho sentito il
bisogno di cambiare, invertire il passo di una vita professionale che sentivo
statica, sedentaria, non autenticamente filosofica. Ho capito che lo stupore è
davvero la chiave magica che apre tutte le porte. Così ho rivoluzionato la mia
professione e mi sono ricominciata come Filosofessa. Pensare è il mio design e
lo metto a disposizione di chi voglia avventurarsi nella scoperta della sua
stessa pelle, vita, testa. La mia sede operativa è una FilosoficaFactory, una
fabbrica di idee, disegnate e immaginate da tutti coloro che scelgono di
ascoltare il suono, il senso e la realtà del proprio pensiero “. (Photo by
Frederic Köberl on Unsplash / cura editoriale Valentina Sansò)
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